Il risarcimento e il diritto all'assistenza

11.1.2018 Perché le assicurazioni vogliono gestirsi da sole i risarcimenti?

 

Alcune Compagnie di assicurazione hanno recentemente provato ad introdurre nei loro contratti di polizza RC auto una "clausoletta" che obbliga l'assicurato in caso di incidente a non rivolgersi ad un professionista per essere assistiti nelle pratiche per il risarcimento dei danni. Un tentativo già bocciato dall'Antitrust e da molte associazioni di consumatori che l'hanno ritenuta vessatoria nei confronti dell'assicurato. 

Una domanda sorge spontanea: ma perché le assicurazioni vogliono gestire "in casa" i risarcimenti e osteggiare in tutti i modi il diritto del danneggiato a farsi tutelare da un professionista "terzo"? Considerando che le assicurazioni non sono enti di beneficienza, la risposta più ovvia è che in questo modo ne traggono un beneficio economico. Un beneficio economico che se va a vantaggio loro, evidentemente va a svantaggio dell'assicurato/danneggiato. 

Solo per fare qualche esempio, consideriamo il danno all'autovettura: la perizia del "fiduciario della Compagnia" corrisponde sempre al costo preventivato dal vostro Carrozziere o per caso è un po' inferiore? Al momento della liquidazione viene sempre riconosciuta anche l'IVA? L'assicurato viene informato che può essere risarcito anche il "fermo tecnico" o che ha diritto al costo di un'auto sostitutiva per il tempo necessario alle riparazioni? 

Nel caso invece di danni fisici, vi hanno ben spiegato la procedura per ottenere il risarcimento? Hanno controllato preventivamente la vostra documentazione medica per vedere se è a posto? Vi hanno informato che avete diritto ad effettuare una visita medico legale presso un medico di vostra fiducia e che le spese per questa visita verranno risarcite dalla Compagnia? Hanno riconosciuto i giorni di "malattia" secondo i vostri certificati medici o i punti di invalidità che ha riscontrato il medico legale o sono stati, per così dire, con il braccino corto? 

Molto spesso l'assicurato/danneggiato che si è affidato esclusivamente all'"assistenza" della Compagnia di assicurazione, accetta quanto proposto perché non possiede informazioni specifiche o perché non ha alcun metro di paragone su quanto viene offerto e quanto invece potrebbe essere la cifra alla quale avrebbe diritto. 

A ben pensarci salta subito agli occhi l'evidente conflitto di interessi della Compagnia di assicurazioni che, da un lato è il soggetto che deve "pagare" e dall'altro vuole anche decidere da sola "quanto" pagare.  

La stessa Giurisprudenza, nel corso degli anni, ha continuamente ribadito che il danneggiato ha tutto il diritto di essere assistito da un professionista (Studio di infortunistica, patrocinatore stragiudiziale, avvocato) nella richiesta di risarcimento, proprio perché molto spesso il cittadino si trova a dover affrontare una controparte (la Compagnia di assicurazione) molto più forte ed organizzata, in un settore che necessita di particolari conoscenze tecniche e giuridiche per le quali si rende necessaria l'assistenza. 

 

Per questi motivi è bene non confondere i due settori dell'assicurazione e del risarcimento. E' giusto rivolgersi all'agente di assicurazione per decidere quale sia il prodotto assicurativo che meglio si adatta alle nostre esigenze, ma è altrettanto consigliabile rivolgersi ad un professionista del settore nei casi in cui si abbia necessità di essere consigliati e tutelati nella fase del risarcimento dei danni.

 

Assistudio è a vostra disposizione presso la sua sede di Mirano (VE), Via C. Battisti 49, per una consulenza del tutto gratuita. Tel. 041431707.

 

Le informazioni sono di carattere generale. Per aggiornamenti legislativi o casi specifici è sempre consigliabile la consulenza di un professionista