Risarcimento per responsabilità medica: la via stragiudiziale

Sempre più spesso si dente parlare di episodi di responsabilità professionale medica od ospedaliera.

Lo apprendiamo dai giornali e dalle televisioni, casi spesso eclatanti di imperizia, negligenza o disattenzione che portano a conseguenze anche gravi nei confronti dei pazienti. Si è così diffusa la credenza che ogni qualvolta l'operazione non sia andata per il verso giusto o la cura medica non abbia prodotto i risultati sperati ci sia la possibilità di "andare in causa" per ottenere un risarcimento dei danni ricorrendo ai tribunali. Sono infatti aumentate negli ultimi anni le denunce e le richieste di risarcimento che però non sempre hanno portato ad esiti positivi per il presunto danneggiato, creando al contempo situazioni di forti disagi sia per le presunte vittime, che per i medici coinvolti. In molti casi la presunta responsabilità del medico o della struttura sanitaria, se non suffragata da una attenta e ben documentata analisi dei fatti, non ha portato ad ottenere alcun risarcimento a fronte di notevoli costi legali e di lunghi anni di attesa. La responsabilità medica, comunemente detta "malasanità", deve essere dimostrata con prove documentate e certe, se non si vuole innescare un meccanismo burocratico lungo diversi anni che può alla fine rivelarsi incerto e dannoso non solo psicologicamente ma anche finanziariamente per ambo le parti. Ma il ricorso alla "causa" non è certamente la sola o la prima strada da percorrere. Se si presume di essere rimasto vittima di un caso di responsabilità professionale medica od ospedaliera, è innanzitutto necessario rivolgersi ad uno Studio (di patrocinatori stragiudiziali o legali) specializzato nella consulenza ed assistenza al risarcimento.

Infatti, prima di poter procedere con l'eventuale richiesta di risarcimento è certamente utile se non addirittura necessario poter avere una consulenza medico legale da parte di un professionista specializzato nella materia che valuterà tutti i documenti medici e gli esami clinici e strumentali per capire se vi siano i presupposti per procedere. Lo stesso medico legale dovrà quindi redigere una perizia medico legale che metterà in evidenza con estrema puntualità l'eventuale responsabilità riscontrata e l'entità del danno riportato dal paziente.

A questo punto sarà possibile presentare la richiesta di risarcimento alla Compagnia di assicurazione del medico o della struttura sanitaria. Questa attività che viene definita "stragiudiziale" permette in diversi casi di arrivare ad una positiva definizione della pratica di risarcimento in tempi più veloci e senza necessariamente ricorrere al Tribunale. Più saranno chiare e ben documentate le "prove" presentate dal danneggiato e maggiori saranno le possibilità che la Compagnia di assicurazione trovi poco conveniente affrontare una causa legale e sia più disponibile a patteggiare l'entità del risarcimento.

Solo nel caso in cui ci si scontri con un atteggiamento assolutamente indisponibile da parte della Compagnia di assicurazione o il risarcimento offerto sia assolutamente inadeguato a fronte dell'entità dei danni subiti,  sarà allora necessario ricorrere alle vie legali. 

Assistudio è specializzato nell'assistenza al risarcimento danni e all'interno della sua attività di patrocinio stragiudiziale, può offrire ai propri assistiti, attraverso una particolare convenzione con alcuni medici legali specializzati in materia, la possibilità di avere una prima consulenza in casi di responsabilità medica od ospedaliera ed una eventuale perizia medico legale senza anticipare i costi necessari. Questa opportunità è stata studiata per i casi di responsabilità medica perché i costi della perizia sono spesso di particolare entità e non riteniamo giusto che gli eventuali danneggiati siano costretti a rinunciare alla tutela dei loro diritti per mere questioni economiche.

 

Le informazioni sono di carattere generale e non esaustivo. Per aggiornamenti legislativi o casi specifici è sempre consigliabile la consulenza di un professionista